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La capacità di relazionarsi in un ambito internazionale è diventata uno dei requisiti imprescindibili per essere considerati dagli headhunter (i cosiddetti “cacciatori di teste”), indipendentemente dal settore merceologico dell’azienda selezionatrice e dall’età dei candidati.

Considerando che gli ambiti di azione delle imprese si stanno orientando sempre più verso contesti multiculturali e, grazie alle tecnologie digitali, in più direzioni, è indispensabile per i dipendenti possedere le conoscenze linguistiche adeguate.

Secondo la ricerca “English at Work”, realizzata in collaborazione tra l’ente Certificatore Cambridge e Quacquarelli Symonds, “l’inglese è la lingua del business per eccellenza e la sua importanza continua a crescere sia nei Paesi anglofoni che non”.

Di pratico, cosa puoi fare per arricchire il tuo CV?

Arricchisci il tuo CV

Colloquio di lavoro in inglese certificato

In un contesto sempre più internazionale, una delle prime discriminanti che i selezionatori operano quando si trovano un’ingente quantità di CV è proprio la conoscenza della lingua inglese.

La tendenza generale delle aziende è quella di privilegiare, durante il processo di selezione, coloro che sono in possesso di certificazioni linguistiche, in particolare quelle in lingua inglese, a prescindere dal ruolo da ricoprire nel contesto di riferimento.

Infatti come diciamo sempre noi di HS School “dire di sapere una lingua è una cosa, essere in possesso di un certificato che lo attesta è un’altra cosa!”. 

Se da un lato una buona conoscenza dell’inglese è indispensabile, il consiglio che do sempre è quello di arricchire il proprio CV con almeno una certificazione linguistica.

Una certificazione linguistica è: un attestato emesso da un ente riconosciuto a livello internazionale che certifica il livello di conoscenza della lingua da parte del candidato.

Quindi possedere una certificazione linguistica può rappresentare uno dei punti di svolta che potrebbe determinare l’inclusione nel processo di selezione del personale.

L’importanza delle certificazioni linguistiche

Come si comprende dalla ricerca “English at work” l’inglese è importante per più del 95% dei datori di lavoro anche in Paesi non anglofoni.

Inserire nel proprio cv una o più certificazioni linguistiche significa poter potenzialmente accedere allo step successivo di candidatura per un posto di lavoro.

La presenza di una certificazione rappresenta un ottimo biglietto da visita con cui presentarsi. Perché?

Si presume che chi scrive nel proprio CV di aver conseguito un certificato abbia affermato la verità e, nel caso delle certificazioni linguistiche, è molto semplice appurarne la veridicità.

Inoltre, non sempre tra i selezionatori chi si occuperà del colloquio ha una reale padronanza della lingua inglese, con il risultato che, all’atto pratico, sarà piuttosto difficile verificare il grado di conoscenza della lingua.

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L’utilità delle certificazioni linguistiche

Colloquio di lavoro e Resume CV in inglese certificazione inglese

Non solo le grandi imprese multinazionali ma anche le PMI (piccola media impresa)  sono alla ricerca di personale da destinare a diverse qualifiche e che porti con sé un bagaglio di competenze che comprenda anche l’inglese.

Molti si domandano perché le certificazioni in lingua inglese siano richieste anche da aziende che non operano in un ambito internazionale, hanno pochi dipendenti e sembrano non interagire con realtà al di fuori del territorio nazionale.

Uno dei motivi risiede nel fatto che ormai la realtà quotidiana è permeata dalla lingua inglese e che tutto ciò che circonda un collaboratore potrebbe presupporne la conoscenza.

Un centralino in cloud, un sistema operativo, un gestionale possono implicare la conoscenza dell’inglese, necessari all’uso corrente ma anche alle eventualità straordinarie.

E poi, c’è sempre la possibilità di un’espansione dell’azienda e dell’opportunità di affacciarsi a nuovi mercati, il che imporrebbe a tutto il personale di allinearsi ai nuovi standard linguistici per quanto riguarda l’inglese, ritenuto lingua universale.

Oltre alle aziende private delle aziende private, anche per accedere ai concorsi pubblici o a posizioni nella Pubblica Amministrazione, le certificazioni linguistiche possono fare la differenza.

Basta pensare alle GPS (Graduatorie Provinciali delle Supplenze) dove la certificazione linguistica rappresenta una concreta opportunità per aumentare il proprio punteggio e senza la quale, probabilmente, non si avranno molte opportunità di ricevere una convocazione.

Il livello richiesto nelle aziende

A seguito dell’introduzione del Quadro Comune Europeo di Riferimento della Conoscenza delle Lingue (QCER), i livelli di padronanza delle lingue straniere sono suddivisi in sigle di riferimento:

  • A1/A2: livelli base
  • B1/B2: livelli intermedi
  • C1/C2: livelli avanzati

Per quanto riguarda il livello di conoscenza della lingua inglese che le aziende richiedono ai candidati che si apprestano a partecipare a uno o più processi di selezione, mediamente questo non inferiore al B1, soprattutto nei contesti mediamente strutturati.

Ovviamente B2 e C1 rappresentano un’ottima presentazione, soprattutto in aziende internazionali. Nel settore pubblico generalmente, vedi GPS, per avere punteggio si richiede almeno il B2.

Il giusto approccio verso le certificazione in lingua inglese

Studiare Inglese per Certificazione Linguistica

Le certificazioni linguistiche rappresentano, allo stesso tempo, un’opportunità e una sfida da cogliere nella sua totalità, da parte dei singoli individui che si apprestano a formarsi, riqualificarsi e, in generale, a orientarsi nel variegato e complesso universo professionale.

L’approccio corretto alla lingua inglese è quello di curiosità e stimolo fino al raggiungimento del risultato. L’ottenimento della certificazione è solamente la punta di un iceberg fatto di domande, esercitazioni, conversazioni in lingua e voglia di apprendere.

Certamente, la mancanza di tempo a sufficienza è un tarlo che assilla la quasi totalità degli studenti adulti. La famiglia, il lavoro, e altri impegni rappresentano uno scoglio che potrebbe far desistere anche il più motivato degli studenti. 

Ma, anche per questo, il fai-da-te non è consigliato a tutti, perché gli ostacoli quotidiani e ciò che risulta inderogabile potrebbero far allontanare la meta di mese in mese, rischiando di farla cadere nel dimenticatoio.

Mentre, se l’ottenimento di una certificazione è percepito come una delle priorità, ben difficilmente la si relegherà al secondo, terzo o ultimo gradine delle proprie priorità.

Un sano approccio alle certificazioni in inglese è, quindi, quello orientato alla formazione continua, seppure nei limiti delle proprie possibilità finanziarie e di tempo.

I corsi di formazione erogati dalle scuole di lingue mirano a seguire gli studenti nel proprio percorso, fornire consigli didattici pratici e delucidazioni, per raggiungere l’obiettivo finale, la certificazione linguistica.

Concludendo

Una certificazione in lingua inglese costituisce un tassello fondamentale del puzzle che compone il bagaglio di conoscenze di un soggetto che naviga nel mare tempestoso del lavoro del XXI secolo.

Sicuramente, quanto prima si prenderà la decisione di ottenere una certificazione in lingua inglese, tanto più avvantaggiati ci si troverà nel futuro professionale, indipendentemente dal livello di partenza.

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